11 gen 2010

L'asterisco

Come Abramo verso la Terra promessa

Qualche riflessione in un momento in cui, nel nostro paese, sembra ormai una realtà tutti i giorni riproposta il temuto confronto tra noi e lo straniero. Un confronto spesso alimentato da uno spirito di avversione, con i connotati di uno scontro che in questi giorni ha trovato il culmine negli avvenimenti accaduti in Calabria.
Questa sensazione di sentirsi assediati, e dover quindi esprimere in modo aggressivo un disagio sempre più manifesto, andrebbe riconsiderata e rivisitata, tentando il superamento di alcune posizioni che ci piacerebbe ritenere decadute; come quella, ad esempio, che qualche filosofo descriveva come la naturale inclinazione dell’Uomo a ricercare un potere oltre il potere, attitudine che cessa solo con la morte e trova la sua massima espressione nel fagocitare, attraverso le sopraffazioni, il proprio simile.
In un paese democratico, quale dichiariamo di essere, vogliamo invece credere che sia possibile realizzare uno spazio nel quale costruire l’ascolto, la tolleranza, la convivenza civile, superando prevaricazioni, ingiustizie, prepotenze, illegittimità.
Realizzare tutto ciò comporta certamente un notevole sforzo, una coscienza etica, una grande tolleranza. È una strada percorribile che bisogna intraprendere ed è doveroso partire al più presto.

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